Ventisei anni dopo aver dipinto alcune opere con bambole, dovevo dipingere una serie di quadri con feticci africani, portatori di poteri occulti, capaci di realizzare desideri e conferire sicurezze, o illusioni, oppure vendette. Penso, coi feticci, di aver ripescato in un certo qual modo il soggetto delle bambole, giacché dev'esserci una sorta di proporzione nel rapporto bimbe-bambole, adulti-feticci.
Sì, tra bimbe e adulti c'è un problema di genere, non ho dipinto orsacchiotti, ma neanche il mio analista ne è venuto a capo. Dimenticavo: non ho avuto un padre, il mio feticcio mancato.